mercoledì 24 ottobre 2012

Una Nuova Realtà

Signori miei,
Da oggi, da questa sera, dobbiamo entrare nella nostra nuova dimensione.
Una dimensione ben lontana dai gloriosi (e neanche troppo remoti) fasti a cui eravamo ben abituati, una dimensione che ci vede precipitare nel baratro, un'oscura voragine aperta dalle stesse persone che fino a qualche anno fa sollevavano trofei e portavano nel nostro firmamento campioni su campioni.
Quest'estate è stato messo in pratica il più clamoroso suicidio societario della storia del Football: una squadra degna dei quarti di finale della Champions League e piena di signori giocatori è stata smantellata in nome del Bilancio, manco fosse un dio Azteca a cui fare sacrifici. Tuttavia, ai piani alti, Bilancio è molto più importante del campionato di Serie A e della Champions League, al momento. Ed evidentemente anche della Dignità.
Ma, smantellamento o no, nessuno, o almeno pochissimi, si sarebbero aspettati una tale catastrofe sportiva, il passaggio dalla lotta Scudetto alla zona retrocessione.
Onestamente, sta accadendo esattamente quello che avevo pronosticato ad agosto. Ahimè.
Non voglio tediarvi con inutili discorsi su Allegri, la formazione, gli errori eccetera eccetera, se ne parla ovunque, se ne parla tanto e ne parla gente molto più competente di me.
Ci tengo, però, a dirvi questo:
La realtà, amici, è cambiata. Il Milan della stagione 2012/2013 è una PROVINCIALE, una PICCOLA.
E come tale va trattato.
Trovo del tutto inutile discutere su Champions League, Europa League, terzo, quarto, quinto posto; la realtà è che ora i nostri avversari sono Siena, Pescara e Palermo, gli scontri diretti li giocheremo a Bergamo, Cagliari, forse Verona, non di sicuro a Napoli, Roma o Torino.
Questa è la nostra attuale dimensione, e va ACCETTATA da tutti, giocatori, allenatore, dirigenza e tifosi.
Perchè scrivere allora questa inutile manfrina? Semplice: Disillusione.
Noto, girovagando per Social Network, che molti tifosi credono ancora che questo Milan abbia un senso, un futuro, che ci sia ancora una qualche speranza... Ebbene amici aprite gli occhi, la realtà è ben diversa.
Ora è necessario essere vicini alla squadra, nonostante questa non stia facendo nulla per meritarsi il sostegno dei veri tifosi (sottolineo veri, non prezzolati), e sperare in un cambiamento, in una svolta, in un cambio di rotta che ci conduca lontano dalle acque tempestose e irte di scogli della zona retrocessione.
Forse, più che di una svolta, avremmo bisogno di un Miracolo. Con la M maiuscola.

Animo amici!

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