domenica 11 novembre 2012

Milan - Fiorentina 1-3

Sconsolato.
No incazzato, depresso, deluso, no, sconsolato.
Sconsolato per la prestazione collettiva degli 11 presunti giocatori di pallone che questo pomeriggio dalle 15 alle 17 circa hanno indossato la maglia, la gloriosa maglia, della prima squadra di Milano.
Sconsolato per le scelte di quella specie di fruttivendolo che dovrebbe essere l'allenatore degli 11 presunti giocatori di pallone, capace di sbagliare tutto sempre e comunque.
Oggi abbiamo capito perché la Fiorentina è quarta in lotta per il terzo posto e il Milan tredicesimo/ Quattordicesimo : la Fiorentina è una squadra organizzata, assemblata da un dirigente capace, preparata da uno dei migliori allenatori del panorama calcistico nazionale e avente una precisa idea di gioco.
Noi non abbiamo nessuna delle tre cose.
La lotta salvezza è questa, una la vinci, tre le pareggi e due le perdi, mancano 26 punti, ce la possiamo fare, ma quello che non va giù è la prestazione. Posso capire perdere, ma in questo modo non esiste.
Primo tempo Allegramente regalato agli avversari, oltre che condito da un fantastico record mondiale (questo va nel Libro dei Guinnes eh): gol più ridicolo preso in una partita di pallone. Dai ragazzi, da rimessa laterale non si segna neanche al calcetto. Eppure al Milan riesce anche questo.
Aquilani ringrazia, e qualche minuto dopo lo farà anche l'ispanico Borja Valero (signor giocatore. A parametro 0. Si, Braida, ti sto insultando). Ma prima, aaaaaaaaah, ma prima...
Signore e signori, l'Episodio. E maiuscola mi raccomando. O Patinho atterrato in area e Penalty per il Milan. Lo stadio esulta. (rigore sacrosanto per la cronaca. Aspetta, chicazzosenefrega)
Montolivo? Emanuelson? Constant? Traorè? Ibrahimovic? Papin? Hateley? No, lo tira lui. Mi sono toccato i coglioni per due minuti. Chiedete in giro a chi era li, ve lo confermerà.
Il pallone lo stanno ancora cercando, ma pare (fonte Ansa) che la zona di atterraggio sia stata identificata tra Roswell e Tuscaloosa, nel New Mexico (pare che sia entrato in orbita bassa e abbia già fatto 2 volte il giro del pianeta).

(Nell'immagine: il Pallone calciato da Pato ripreso dalla Stazione Spaziale Internazionale. Fonte NASA)

Si potrà pensare: e vabbè, può capitare di sbagliare un rigore!!1!! PATO 4EVAAAH. Tranquilli, ha fatto cagare anche gli altri 44 minuti. Nel senso che se giocavo io, che a malapena faccio il portiere a calcetto, non notavate la differenza. Comunque, ora posso tornare a vivere in pace, le Patoners torneranno sugli alberi a sbucciare banane e ascoltare uan direciòn come prima.
Ma veniamo anche all'altro fenomeno, secondo membro del Trio Tronisti, che quest'oggi ha lasciato la sua indelebile impronta sulla partita (resta ancora da capire quale partita): Kevin Prince Boateng.
Eh, e noi si fischiava Seedorf.
Boateng non è fumoso, è fumato, nel senso che prima della partita è andato da Cuadrado, il quale gli ha procurato una pianticella dalla freschezza più unica che rara, e si è fatto due cannoni come dio comanda (I Colombiani chiedono tanto, ma la sanno lunga).
Inutile commentare i due centrali: già sono scarsi, se poi il fenomeno ne cambia due a partita siamo tranquilli. E nemmeno c'era Jovetic.
Ma veniamo proprio a lui, il fenomenale artefice di questo capolavoro di partita.
Si possono trovare tutte le scusanti al mondo, e le cessioni e i non-acquisti ok, ma oggi, che vi piaccia o no signori miei, ha sbagliato tutto.
Ha sbagliato la formazione (Pato? Boateng e non Bojan?), ha azzeccato i cambi a inizio secondo tempo (sticazzi, li fa uguali da inizio campionato) per poi completare l'opera con il capolavoro: Fuori Ambrosini e dentro Robinho.
Ora, capisco che stai perdendo, ma chi copre dietro? Chi ostacola le ripartenze? Topolino? Infatti, puntualmente da quel momento (complice anche lo sfortunato infortunio di Bonera) la Fiorentina non ha più sofferto, insediandosi stabilmente nella nostra metà campo e trovando il 3-1.
Signori, oggi una squadra più forte e più preparata ha battuto con pieno merito una squadra più debole; Questa partita, ahimè, rispecchia pienamente la differenza che c'è tra noi e la quarta in classifica.
A chi intonava canti di gloria dopo la spumeggiante vittoria contro il Chiavo, beh spero sia tornato sulla Terra (dovrebbe farlo a breve anche il rigore di Pato, quindi sbrigatevi), questa è la nostra realtà, e va accettata.
Tirar su due punti nelle prossime due partite (Napoli e Juventus per la cronaca) sarebbe un sogno, ma per ora limitiamoci a riflettere sulla nostra situazione e a gufare chi è dietro di noi, sperando che ci resti.

Nella speranza di tempi migliori, vi porgo il mio saluto.
Mi trovate come al solito su Twitter, se vi servono chiarimenti o volete semplicemente insultarmi aggratis perchè accerchio mediaticamente la seconda squadra di Torino (@Giangi_Ceresara)

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