giovedì 29 novembre 2012

L'Inizio di una Favola o Semplice Fuoco di Paglia? Piedi per Terra, Ragazzi!

La magica notte di Domenica ha lasciato un segno indelebile nella stagione del Milan: una vittoria del genere, sofferta, sudata, combattuta, conquistata con il massimo sforzo ma con il minimo risultato, potrebbe aver dato una svolta significativa ad un'annata grigia, costellata da molte ombre e poche luci.
Doveroso, però, l'uso del condizionale.
Nonostante l'euforia di una vittoria tanto bella quanto insperata, i problemi che il Milan ha dimostrato di avere dall'inizio della stagione non possono essere svaniti nel nulla in una sola notte; e se è vero che una rondine non fa primavera, bisogna immediatamente tornare alla realtà, consegnando agli annali la vittoria contro i morali Campioni d'Europa 2011/2012.
Domani sera ci attende una delle trasferte più insidiose del nostro campionato, contro una delle squadre meglio organizzate della massima serie italiana: il Catania.
Il nuovo tecnico degli Etnei, Rolando Maran, ha sapientemente proseguito il lavoro iniziato l'anno prima da Vincenzo Montella, allenando con intelligenza una squadra solida, che fa della velocità il suo punto di forza.
Il ''top player''del Catania, giusto per usare un attuale juventinismo, è Francesco ''Ciccio'' Lodi da Frattamaggiore, uno dei migliori registi della Serie A e autentico cuore pulsante della squadra; evitare assolutamente inutili falli al limite dell'area: su calcio di punizione Lodi è assolutamente letale, il suo sinistro ha fatto vittime illustri (chiedere a Udinese e Palermo). Se a questo aggiungiamo la velocità di Barrientos e del ''Papu'' Alejandro Gomez (venerdì squalificato, fortunatamente), gli inserimenti del redivivo Sergio Almiron e la solida difesa capitanata dall'ex Legrottaglie, si intende che il Catania è tutt'altro che una compagine facile da affrontare.
Dunque, bisogna ricominciare dalla sicurezza di Capitan Montolivo, dalla freschezza di De Sciglio, dalla (si spera) ritrovata solidità di De Jong oltre che dal solito El Shaarawy, aggiungendo a questi elementi, magari, una finalmente conquistata identità di squadra, una consapevolezza nei propri mezzi che fino a qualche tempo fa sembrava irrimediabilmente perduta.
Umiltà, buona volontà e concretezza: il Milan deve ripartire da qui, per provare a risollevare le sorti di una stagione in cui, più volte, ha sfiorato il baratro.

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Catania porta dolci ricordi alla mente del milanista, uno in particolare: ti ricordi di Huntelaar? Dai un occhiata al mio post su di lui!
http://secondoanellorossonero.blogspot.it/2012/11/the-rise-of-hunter-klaas-jan-huntelaar.html

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