sabato 29 dicembre 2012

L'Apoteosi del Niente

Amici miei, vi auguro buone feste, innanzitutto, sperando che siate riusciti a digerire il cenone di Natale.

Scrivo questo post a seguito della lettura dell'intervista rilasciata da Paolo Maldini a Repubblica, eccola qui:

http://www.repubblica.it/sport/calcio/2012/12/29/news/paolo_maldini-49604993/

Queste parole, pronunciate non esattamente da uno qualunque quando si parla di Milan, sono eloquenti.
La magia è finita, perduta, signori miei, soppiantata dal vile dio denaro, dagli interessi personali e dall'incompetenza; caratteristiche, queste, interamente riscontrabili in coloro che sono ai vertici dell'Associazione Calcio Milan, sinistri individui che stanno conducendo la nave, attraverso fitti banchi di nebbia, dritta contro l'iceberg.
Queste parole per noi tifosi non suonano affatto nuove, ma mai certe ''considerazioni'' erano finite su un quotidiano nazionale, di solito chi le scriveva era additato come ''occasionale''.
Lucido, perspicuo, limpido e fin troppo chiaro, il nostro grande Capitano espone le sue opinioni senza rimandi, senza ambiguità e, soprattutto, senza risparmiare nessuno.
''Al Milan, in fondo, non mi hanno mai cercato assiduamente''.
Un personaggio del genere, un personaggio del calibro di Paolo Maldini, all'interno di questa struttura societaria darebbe nuova linfa, nuova volontà, nuova intraprendenza, porterebbe quello spirito che ha contraddistinto il leggendario Milan del passato che per anni e anni ha dominato in lungo e in largo per L'Italia, l'Europa e il Mondo. Evidentemente, però, a qualcuno ciò risulterebbe scomodo, qualcuno farebbe volentieri a meno di lui, nonostante si stia parlando di un giocatore che da solo ha vinto più del 99% delle squadre al mondo.
''Il ds è una figura che non esiste più''.
Sarebbe già un ottimo motivo per cacciarti a calci nel culo. Se davvero è lui il problema del Milan non sono io a dirlo, non ne ho la facoltà, ma sta di fatto che oramai non fa altro che fare i suoi porci comodi, tra pranzi da Giannino e bidoni a parametro 0. Non un progetto, non un abbozzo di progetto, non un qualche cosa in cui credere, qualcuno su cui puntare, niente, niente di niente. Niente.
Bayern Monaco, Real Madrid, sono dove sono, sono quello che sono, anche grazie alla presenza di grandi del passato che sono riusciti a trasmettere alle nuove generazioni la mentalità vincente dei loro tempi e permettere al club di continuare a vincere. Mi duole scrivere ciò, ma la stessa Juventus è ritornata al top grazie a Conte, allenatore che ha vissuto il periodo d'oro della triade (la ricevitoria sotto casa sua ringrazia) ed è riuscito a trasmettere quei valori alla Juve attuale. Senza dimenticare il ruolo dirigenziale affidato a Pavel Nedved.
Noi, niente. Siamo in mano a gente a cui non importa niente di vincere ancora, al massimo si pensa a rimpinzare la pancia da Giannino, ai festini ad Arcore e ad evitare la galera.
Una società seria, il giorno dopo il ritiro, gli avrebbe fatto trovare pronto un contratto come dirigente la mattina. Niente.
Paolo avrebbe potuto tirarci fuori da questo baratro, questa apoteosi del niente in cui stiamo finendo, o probabilmente siamo già finiti; abbiamo sprecato una grande occasione, un'occasione per provare, seriamente a ritornare al top.
Maldini chiude l'intervista parlando di valori, sostenendo che i valori, nel calcio, sono fondamentali. Evidentemente, caro Capitano, i tuoi valori sono fin troppo avanti rispetto a quelli di coloro che ''governano'' il Milan, e che forse non ti meritano. Purtroppo per noi tifosi, che invece, ti accoglieremmo a braccia aperte.
Grazie di tutto, grande Capitano.




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Alla prossima, e ancora buone feste a tutti.



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