venerdì 23 novembre 2012

The Rise of The Hunter: Klaas-Jan Huntelaar

Premessa: con questo post, il mio intento è quello di ripercorrere le fasi salienti della carriera di Klaas Huntelaar, soffermandomi sulle partite più importanti e decisive da lui giocate. Il post ha quindi la funzione di raccontare ''vita e miracoli'' di questo giocatore per intero, nella speranza che, al termine della lettura, ciascuno di voi ritenga di conoscere un po' meglio uno dei migliori attaccanti del panorama europeo.


Ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, si è innamorato; Innamorato, sportivamente parlando, di uno dei nostri beniamini.
Tutti abbiamo avuto quel calciatore che, pur non sapendo il perché, ci stava particolarmente simpatico, magari per un gol nel Derby, o per semplice aspettativa; non si sa, lo si apprezzava e basta, senza apparente motivo.
Ebbene, per me questo giocatore risponde al nome di Klaas-Jan Huntelaar. Sarà che quell'estate la pugnalata della partenza di Kakà aveva lasciato una profonda cicatrice, c'era voglia di rivalsa dopo una stagione tutto sommato deludente (eppure ben lontana dagli standard attuali), e forse vedevo in quel pallido ragazzone olandese la possibilità di cambiare le cose.
Sguardo freddo, a tratti glaciale, come il suo comportamento sotto porta, dove non sbaglia un colpo, attaccante letale, capace di segnare qualunque modo, in qualunque lega, in qualunque competizione. Semplicemente The Hunter, il Cacciatore. Questo è il suo biglietto da visita.


GLI INIZI: HEERENVEEN E AJAX

Klaas venne alla luce il 12 agosto 1983 nella cittadina di Voor-Drempt, un paesino di mille anime alla larga, situato nel centro dell'Olanda; la sua carriera da professionista ebbe inizio nel 2002, al PSV Eindhoven, dove però giocò solo una partita. Dopo un walzer di prestiti durato due anni, Klaas, nel 2004, sbarcò all'Heerenveen, squadra di medio calibro dell'Eredivise che si rivelò, tutto sommato, un'ottima vetrina: in 39 partite Huntelaar timbrò il cartellino ben 20 volte, dimostrandosi dunque uno dei migliori interpreti nel suo ruolo nella massima divisione olandese.
Iniziò la stagione 2005-2006 alla grandissima: 17 reti in addirittura 15 partite, un dato davvero impressionante per un ragazzo di appena vent'anni. I grandi club d'Europa cominciano a manifestare interesse, ma, sborsando una cifra vicina ai 10 milioni di euro, ad aggiudicarselo fu l'Ajax. I lancieri decisero di acquistarlo addirittura a gennaio, e mai scelta si rivelò più azzeccata: con 16 gol in 16 partite, Huntelaar si rivelò un elemento chiave nella conquista della Coppa d'Olanda; in quella stagione riuscì a mettersi in mostra anche nella partita d'andata degli ottavi di finale della Uefa Champions League, guarda caso, contro l'Inter, segnando anche un gol (la partita terminò 2-2), il primo nella massima competizione europea.

Ben due volte capocannoniere dell'Eredivise, nella stagione 2005/06 con 33 reti in 31 partite e nella stagione 2007/08 con 34 reti in 33 presenze, Huntelaar conlcuderà la sua permanenza all'Ajax con uno score di 105 gol messi a segno in 136 partite ufficiali, onorando nel migliore dei modi il leggendario numero 9 dei lancieri, appartenuto all'altrettanto leggendario Marco Van Basten alla fine degli anni '80.
L'incredibile mole di gol segnati dimostra quanto il bomber di Drempt sia migliorato di partita in partita, segnando talvolta gol memorabili o comunque particolarmente importanti per la sua squadra.
Vi propongo, innanzitutto, la doppietta messa a segno da Klaas nella partita dominata dall'Ajax contro il PSV Ehindoven (5-1), giocata il 18 marzo del 2007:



Al minuto minuto 17 (1.07 del video) ecco servita la prima specialità della casa: calcio d'angolo per l'Ajax, pallone battuto a centro area; Klaas brucia il suo marcatore e, con un perentorio stacco di testa, insacca alle spalle del portiere Gomez.
L'Ajax domina l'incontro, raddoppiando con una superba conclusione di un giovanissimo Wesley Sneijder; ma veniamo al secondo tempo: minuto 73 (4.16 del video) ed ecco la seconda specialità della casa, il classico gol da centravanti d'area: cross dalla fascia a tagliare tutta l'area di rigore, e The Hunter, nel posto giusto al momento giusto, appoggia in rete: 3-1 e partita in ghiaccio per i Lancieri.
In quella che è stata la sua (fino ad ora) migliore stagione, Huntelaar ha compiuto passi da gigante, imparando a segnare anche su calcio di punizione: la partita contro il Twente, vinta dall'Ajax 4-1 e coronata da una tripletta di Klaas, è una chiara dimostrazione dei suoi miglioramenti:



Al minuto 0.58 del video, con una punizione a giro sopra la barriera, Huntelaar segna la rete del raddoppio per l'Ajax, dopo aver aperto le danze con un gol di testa, guarda caso, ancora su calcio d'angolo.

LA PARENTESI MADRIDISTA

Oramai, tutta l'Europa aveva apprezzato le prodezze del Cacciatore, e il suo approdo in un grande club estero sembrava solo questione di tempo. La sorte sembrava essere dalla parte di Klaas: Ruud Van Nistelrooy, leggendario centravanti ex-Manchester United all'epoca in forza al Real Madrid, subì un grave infortunio, che lo avrebbe costretto lontano dai campi di gioco per molto tempo. I dirigenti del Real individuarono in Klaas-Jan Huntelaar il sostituto ideale, e non badarono a spese per aggiudicarselo: i 27 milioni di euro pagati all'Ajax dimostrano quanto il Real credesse  in questo investimento.
Tuttavia, per Klaas le cose al Real non andarono benissimo: segnò solo 8 gol in 20 partite, deludendo le forse troppe aspettative che si erano formate attorno a lui. Nonostante ciò, riuscì comunque a togliersi qualche soddisfazione con la maglia dei Blancos:


Nella partita vinta dal Real Madrid a Bilbao contro l'Athletic, Huntelaar mise a segno una doppietta, contribuendo in modo fondamentale al raggiungimento della vittoria. Particolarmente bello il secondo gol: veloce ripartenza del Real, che sorprende la scoperta difesa dell'Athletic; Robben supera la metà campo e scarica per Huntelaar, che controlla il pallone, avanza e scavalca il portiere in uscita con un delizioso pallonetto, mettendo ancora una volta in risalto tutte le sue caratteristiche e la sua indole di vero goleador.
L'avventura di Klaas a Madrid durò solo sei mesi: venne infatti acquistato dal Milan nelle battute finali del mercato estivo per la cifra di 15 milioni di euro; una svalutazione importante, considerando che il Real aveva pagato praticamente il doppio all'Ajax per assicurarselo.

DA MADRID A MILANO: HUNTELAAR AL MILAN

La sua avventura nella prima squadra di Milano comincia nel peggiore dei modi: Klaas esordisce entrando a partita in corso in un derby maledetto per i colori rossoneri, terminato 4-0 in favore dei cugini.
Il Cacciatore fa molta fatica all'inizio a inserirsi nei meccanismi di gioco del ''nuovo'' Milan allenato da Leonardo: a lui, classica punta d'area, era preferito Marco Borriello, giocatore più dinamico capace di favorire e valorizzare al meglio la fantasia di Ronaldinho e la velocità di Pato.
Huntelaar dovette aspettare due mesi per segnare i suoi primi gol con la maglia rossonera, ma quei gol, quei due gol, rimarranno per sempre nel cuore e nella memoria di tutti i tifosi del Milan.
29 Novembre 2009. 90esimo minuto di una partita estenuante, combattutissima, giocata sul filo del rasoio sia dai padroni di casa, il Catania, sia dal Milan. Leonardo, quando oramai la partita sembra finita, tenta la mossa della disperazione: entra il Cacciatore. Ed ecco concretizzarsi il miracolo: lancio lungo a cercare proprio Huntelaar, che a sua volta trova la sponda di testa per Inzaghi; Superpippo aggancia e restituisce il pallone a Klaas, che scarica verso la porta una potente conclusione di sinistro. Andujar, non impeccabile, non trattiene, e il Milan, a tempo scaduto, passa in vantaggio. Delirio. Ma si sa, il calcio è strano, e il dio del pallone evidentemente quella sera non era soddisfatto, voleva regalare a Klaas e a tutti i tifosi del Milan un'altra soddisfazione. Così, durante l'ultimo dei 5 minuti di recupero, il Milan tenta un'ultima azione: altra triangolazione tra Inzaghi e Huntelaar, ed è proprio quest'ultimo a raccogliere la sfera; avanza, si aggiusta il pallone e fa partire un meraviglioso pallonetto, un arcobaleno che scavalca Andujar e si insacca in rete, sigillando il definitivo 0-2 per il Diavolo.


Nonostante la doppietta al Catania, Huntelaar non riuscì a imporsi come avrebbe voluto, venendo spesso e volentieri superato da Borriello nelle gerarchie. In diverse partite, a causa dell'assenza per infortunio di Pato, The Hunter fu schierato da Leonardo come esterno destro, ruolo totalmente inadatto alle sue caratteristiche; Probabilmente anche per questo motivo Klaas non riuscì a dare il massimo durante la sua permanenza al Milan.
Tuttavia, in una partita in particolare riuscì a giocare nel suo ruolo naturale, da centravanti puro: 12 Febbraio 2010, la partita è Milan - Udinese, l'anticipo della 24esima giornata.


In questa partita, Huntelaar dimostra al mondo di non essersi affatto dimenticato come si fa a fare gol, e lo fa subito: Sesto minuto, doppia finta di Ronaldinho che tiene in scacco due giocatori dell'Udinese, passaggio teso dalla destra in mezzo all'area che Huntelaar, anticipando con destrezza la difesa Friulana, insacca alle spalle di Handanovic. Milan avanti.
Le squadre vanno al riposo sul 2-1 in favore dei padroni di casa: al gol di Huntelaar ha replicato Pato, ma a tempo scaduto Floro Flores ha accorciato le distanze per gli ospiti.
Secondo tempo, e ancora una volta, il Cacciatore si rivela letale in occasione dei calci piazzati: calcio di punizione sulla trequarti campo friulana; Ronaldinho batte teso in mezzo all'area e, grazie a un rimpallo, il pallone giunge a Huntelaar. Il Cacciatore, spalle alla porta, ricorre a tutto il suo killer-instinct, e con un movimento fulmineo si gira e batte per la seconda volta l'incolpevole Handanovic. La partita terminerà 3-2 per il Milan, e risulterà essere l'ultima importante prestazione per Klaas con la maglia rossonera.

IL RITORNO DEL CACCIATORE: SCHALKE 04

7 gol in 30 presenze non furono sufficienti a convincere la dirigenza rossonera, che aveva identificato in Zlatan Ibrahimovic la futura prima punta del Milan, e Klaas gli ultimi giorni di mercato fu ceduto.
Alla cifra di 14 milioni fu acquistato dallo Schalke 04, ambizioso club tedesco che aveva deciso di affidare le chiavi dell'attacco al forte centravanti olandese e allo spagnolo Raùl Gonzalez Blanco, leggendario centravanti in esubero dal Real Madrid.
La prima stagione allo Schalke è risultata alquanto sfortunata per Huntelaar, in quanto un serio infortunio al ginocchio lo ha messo fuori gioco per circa due mesi. Dei 13 gol messi a segno nelle 35 partite disputate, ben 10 risalgono alla prima parte di stagione, prima dell'infortunio.
Huntelaar si integrò piuttosto bene nella nuova squadra e si ritagliò presto il suo spazio all'interno degli schemi dell'allenatore Ralf Rangnick; Ciò consenti al Cacciatore di segnare consecutivamente per 5 partite dalla Quarta all'Ottava giornata della Bundesliga. Inoltre, Huntelaar diede un apporto fondamentale anche nella fase a gironi della Champions League, segnando una doppietta nella partita decisiva contro l'Olympique Lyone, doppietta che valse allo Schalke la qualificazione agli ottavi di finale.
The Hunter rientrò dall'infortunio al ginocchio i primi giorni di maggio, giusto in tempo per la finale di DFB Pokal, la coppa di lega tedesca. Lo Schalke, autore di una pessima stagione in campionato, dove arrivò quindicesimo, ma allo stesso tempo fantastico, quasi miracoloso, in Champions League, dove riuscì nell'impresa di raggiungere la semi finale battendo i campioni uscenti dell'Inter, affrontava il modesto Duisburg. La partita fu poco più che un allenamento per lo Schalke, che vinse per 5-0. Huntelaar segnò una doppietta, dimostrandosi ancora una volta presente nelle partite più importanti.

Mentre la stagione 2010/2011 si può considerare ''di transizione'', con più ombre che luci, nella stagione seguente Huntelaar ha dato il meglio di sé, segnando gol a raffica e ritornando a un livello di gioco che non ritrovava dai tempi dell'Ajax.
La stagione comincia in discesa per The Hunter: alla seconda partite mette subito a segno una tripletta, che consente allo Schalke una agevole vittoria per 5-1 contro il Colonia.


Il primo gol arriva su rigore, il secondo su una specialità: il colpo di testa, mentre il terzo, a porta vuota dopo un passaggio rasoterra dalla destra, mette definitivamente i titoli di coda sulla partita. (Da vedere e rivedere il gol di Raul, perla rara).
Dopo la partita con il Colonia, Huntelaar comincia a segnare con continuità, e i suoi gol spesso e volentieri si sono rivelati decisivi ai fini del risultato: il 2 ottobre 2011, grazie a una sua doppietta, lo Schalke riuscì a rimontare l'Amburgo vincendo 2-1, mentre il 24 marzo 2012, con un'altra doppietta, piega il Bayer Leverkusen, nella partita vinta 2-0 dallo Schalke.
Ma, nonostante in Bundesliga abbia fatto cose eccellenti, è in Europa League che Klaas esprime il meglio di sé: nella partita valida per il secondo turno di qualificazione, alla Ventils Arena si affrontano lo Schalke 04 e il Viktoria Plzen. Huntelaar porta in vantaggio i padroni di casa al settimo minuto, raccogliendo una respinta corta del portiere avversario e insaccando la rete che vale l'1-0. Il Viktoria riesce a pareggiare a pochi minuti dalla fine, e la sfida prosegue ai tempi supplementari.
Al 105esimo minuto l'azione decisiva: cross dalla destra, torsione aerea perfetta del Cacciatore e palla in rete: 2-1 e pubblico in visibilio. Il Viktoria non ha più la forza di reagire, e Huntelaar chiude la partita segnando un gol facile a tu per tu col portiere. Finisce 3-1, lo Schalke passa il turno.


Ma la vena realizzativa di Huntelaar in Europa League non si limita al Viktoria Plzen: il 15 Marzo 2012 lo Schalke ospita il Twente nella la partita valida per gli ottavi di finale, e Huntelaar, con un'altra tripletta, consente alla sua squadra di proseguire il cammino nella seconda competizione continentale.

In 32 presenze nella Bundesliga, Huntelaar ha messo a segno 29 reti, laureandosi capocannoniere davanti a Mario Gomez, e in Europa League ha timbrato il cartellino 14 volte in 12 partite. Calcolando anche i 5 gol messi a segno in 3 partite di DFB Pokal, il totale stagionale ammonta a 48 reti in 48 presenze, la media di un gol a partita.

Numeri, e non solo, che dimostrano la bravura, l'abilità e il grande talento di Klaas-Jan Huntelaar, sicuramente uno dei più forti centravanti olandesi che l'Europa abbia conosciuto. Dai primi anni all'Herenveen fino allo Schalke, passando per Ajax, Real Madrid e Milan, The Hunter è stato capace di farsi valere in qualunque campionato e in qualunque competizione, dimostrandosi un giocatore spesso decisivo, capace di mettersi al servizio della squadra, e di essere ricordato con affetto da tifosi di tutte le squadre in cui ha giocato.



(Sitografia: Transfermarkt.it; Wikipedia.it; Youtube.com)

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